“Quei giorni di maggio quando tutto è suggerito, e niente ancora soddisfatto.”
(Francis King)
“Maggio” deriva dal termine latino Maius. C’è chi sostiene che la sua etimologia risalirebbe ad un’antica figura della mitologia romana, Maia, dea della fecondazione e del risveglio della natura in primavera.
Nella religione cristiana invece, è il mese delle cerimonie: il periodo in cui molti bambini ricevono, per la prima volta, la comunione. Il periodo in cui tante coppie fanno uno dei grandi passi, dei meravigliosi passi: unirsi in matrimonio.
Per la natura è il mese dei profumi, dei frutti gustosi e delle giornate più lunghe, più vicine all’infinito: forse, proprio per questo molti si sposano.
Così esplosivo e folle da darci speranze, voglia di iniziare, continuare o rialzarci. Ci dà lo slancio giusto per provare a superare i confini dell'”impossibilità”.
Maggio porta con sé l’incertezza del domani, e anche del meteo!
Una canzone dei Pooh recitava “tempo per un caffè, piove addosso che maggio è!”, in effetti, quanti giorni ci sono sembrati un “preavviso invernale”, tanto da essere pronti a scartare il costume dall’abbigliamento, preparare un tè caldo di pomeriggio o cacciare gli addobbi natalizi? Forse, in quest’ultima frase ho un po’ esagerato, ma è il succo di tutto.
La nostra vicinanza con l’incertezza di maggio
Maggio è il mese del dubbio, delle attese o delle chiamate inaspettate.
Il mese dell’elaborazione, degli esami. Insomma, il tempo esprime un po’ come ci sentiamo dentro: ci sono giorni pieni di luce, in cui sentiamo di dare tutto quello che possiamo, abbiamo bisogno di farlo, ci sentiamo talmente pieni di vita e creatività. I giorni in cui speriamo di ottenere, prima o poi, ciò per cui viviamo.
Ci sono poi quelli più nuvolosi, durante i quali abbiamo l’ansia del futuro, temiamo che i nostri sogni non si realizzino o che un esame vada male. Abbiamo paura che, al sopraggiungere di un nuovo giorno, potremmo perdere qualcosa o qualcuno di molto caro.
Maggio è speciale, può segnare la nascita di un nuovo amore, all’ombra di un tramonto; o un traguardo che può cambiare la nostra vita.
Ed è forse vicino a noi più di quanto possiamo immaginare: noi, che viviamo di alterità e perplessità.
Alexandra Romano